Monday, February 09, 2009

un pensiero per eluana


sono inorridita per la barbarie umana e culturale di questo governo.

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Monday, November 17, 2008

autunno dolciastro

CentraLentamente tra una pagina e l'altra di un libro qualunque
ingannavo l'attesa già settembre poche voci distanti e
un autunno distratto al di là dei vetri
quasi speravo che non arrivassi più
quasi credevo che non mi mancassi eppure stavo aspettando
Distrarsi sembrava piuttosto facile
credevo di sopportare la tua indifferenza
cercando pretesti e rimedi inutili
eri tu quel tasto dolente eri tu autunno dolciastro eri tu
Freddamente valutavo i miei limiti
i gesti avventati le frequenti rinunce
era tardi mi bruciavano gli occhi fissavo il soffitto
il mio letto disfatto
quasi speravo che non arrivassi più
quasi credevo che non mi mancassi eppure stavo aspettando
Distrarsi sembrava piuttosto facile
credevo di sopportare la tua indifferenza
cercando pretesti e rimedi inutili
eri tu quel tasto dolente eri tu autunno dolciastro eri tu
eri tu quel tasto dolente eri tu autunno dolciastro eri tu
Autunno dolciastro autunno ...

Autunno dolciastro, Carmen Consoli

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Thursday, November 06, 2008

we shall overcome


è vero, è un momento storico. ma barack obama non sarà un buon presidente solo perchè è nero. se la pensassimo così, saremmo i peggiori razzisti, quelli politicamente corretti. ora al lavoro.

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Monday, October 20, 2008

la protesta di palermo

eravamo circa 10.000. eravamo uniti, universitari, liceali, professori, ricercatori. abbiamo fatto sentire la nostra voce e non ci fermeremo qui. mai vista così tanta partecipazione al di fuori di ogni colore politico. straordinario. (per problemi del server non riesco a caricare le foto della manifestazione, spero di poterlo fare al più presto.)


http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-2/scuola-2009-2/scuola-2009-2.html
http://www.corriere.it/cronache/08_ottobre_20/scuola_proteste_universita_gelmini_8df215b8-9e93-11dd-b7ca-00144f02aabc.shtml
http://www.protestaunipa.info/
http://saperi-in-lotta.noblogs.org/
http://www.lettere.unipa.it/

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Monday, October 13, 2008

se mi tagliassero a pezzetti

Se ti tagliassero a pezzetti
il vento li raccoglierebbe
il regno dei ragni cucirebbe la pelle
e la luna tesserebbe i capelli e il viso
e il polline di Dio
di Dio il sorriso.

Ti ho trovata lungo il fiume
che suonavi una foglia di fiore
che cantavi parole leggere, parole d'amore
ho assaggiato le tue labbra di miele rosso rosso
ti ho detto dammi quello che vuoi, io quel che posso.

Rosa gialla rosa di rame
mai ballato così a lungo
lungo il filo della notte sulle pietre del giorno
io suonatore di chitarra io suonatore di mandolino
alla fine siamo caduti sopra il fieno.

Persa per molto persa per poco
presa sul serio presa per gioco
non c'è stato molto da dire o da pensare
la fortuna sorrideva come uno stagno a primavera
spettinata da tutti i venti della sera.

E adesso aspetterò domani
per avere nostalgia
signora libertà signorina fantasia
così preziosa come il vino così gratis come la tristezza
con la tua nuvola di dubbi e di bellezza.

T'ho incrociata alla stazione
che inseguivi il tuo profumo
presa in trappola da un tailleur grigio fumo
i giornali in una mano e nell'altra il tuo destino
camminavi fianco a fianco al tuo assassino.

Ma se ti tagliassero a pezzetti
il vento li raccoglierebbe
il regno dei ragni cucirebbe la pelle
e la luna la luna tesserebbe i capelli e il viso
e il polline di Dio
di Dio il sorriso.

Se ti tagliassero a pezzetti, Fabrizio de André

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Tuesday, October 07, 2008

la ricetta dell'ignoranza


come distruggere il sistema dell'istruzione pubblica. prendete un paese sempre più ignorante, come l'italia, e fatelo governare da una manica di criminali. eletti legittimamente, sia ben chiaro, ognuno ha quel che si merita. volendo sorvolare su chi occupa le altre poltrone, concentratevi sul ministero della pubblica istruzione. procuratevi un'avvocatuccio dal nome provinciale e rassicurante, che per diventare avvocatuccio sia dovuta andare (che sacrificio!) da brescia in quel di reggio calabria per passare un esame grazie ad una commissione amica (degli amici...?). affidatele il compito di riformare la nostra scuola e la nostra università. state bene attenti: non bisogna far lievitare troppo le spese. il nostro avvocatuccio si armerà di cesoie e tarperà scientificamente le ali dell'ultima speranza di questo bel paese carretta. sarà parsimoniosa con gli insegnanti, un solo maestro per 30 bambini, un solo professore associato per ogni cinque che vanno in pensione. per sicurezza chiuderà anche, senza l'ombra di un piano alternativo, le scuole di abilitazione all'insegnamento. ci vogliono certezze nella vita: le migliaia di insegnanti precari non saranno più neanche quello. quelli che, disgraziatamente per il debito pubblico, sono già titolari di cattedra dovranno accontentarsi dello stipendio da fame, si sa che da noi è più meritevole un top manager sanguisuga e incapace. userà il contagocce anche con i finanziamenti: meglio usare metà del fondo di finanziamento ordinario dell'università per coprire i debiti di alitalia (siamo eternamente grati ai nostri top managers), piuttosto che darli ai rettori perchè paghino almeno le bollette (capiamo bene che chiedere di aumentare gli assegni di ricerca in questo contesto sarebbe umiliante per la nostra intelligenza). il nostro avvocatuccio non dimenticherà di certo la questione meridionale: prima insulterà gli insegnanti emigrati al nord, poi con un divaricatore marca "trasformiamoleuniversitàinfondazioniprivate" aumenterà il divario che separa i buoni padani dai brutti terroni. così le aziende del nord con i loro quattrini faranno delle università le loro succursali per le ricerche orientate al mercato (con buona pace dell'articolo 33 della Costituzione "L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento"). al sud invece, in mancanza di capitani d'industria magnanimi, indovinate chi è il privato che investirà nella fondazioni? su, su! sempre a pensar male! il nostro avvocatuccio sa bene che anche l'occhio vuole la sua parte, e per coprire il saporaccio della sua torta usa un grembiule. ottima idea, se non fosse che è poco credibile da parte di un governo in cui la lega non ha tra i suoi valori l'uguaglianza (neanche tra i bambini, vedi dossier rom...). manco a dirlo, saranno i genitori a sobbarcarsi questa ennesima spesa, come se non bastassero i libri! eh, no! date a cesare quel che è di cesare! l'avvocatuccio si è seduta al tavolo con gli editori per bloccare i prezzi dei testi. ci riuscirà, considerando che il suo capo è proprietario di una delle più grandi case editrici italiane! ma di cosa mi stupisco ancora? in un paese in cui anche i sindacati difendono chi non lavora, che parlano della scuola solo come bacino di posti di lavoro (dando ragione alla tesi forte dell'avvocatuccio, "il mio ministero spende il 97% del budget in stipendi") e non come pilastro sociale dall'importanza strategica, come unico strumento per eliminare le disparità e formare un'opinione pubblica e una classe dirigente degne di questo nome, la strada verso il disastro è spianata. questo è il paese in cui si diventa famose, e poi ministro delle pari opportunità, perchè ci si spoglia in un calendario. questo è il paese in cui nei test d'ingresso all'università, nella sezione di cultura generale si chiede chi abbia vinto il grande fratello tre anni fa. questo è il paese in cui si preferisce mandare l'esercito contro la camorra, anzichè più insegnanti nelle scuole a rischio. ma soprattutto, questo è il paese in cui - e questa è la cosa più disarmante, perchè segno di un cancro che ha generato metastasi - i genitori non scendono in piazza a fare le barricate insieme ai loro figli.

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Friday, May 23, 2008

la domanda


sedici anni fa la mafia uccideva giovanni falcone. nelle sale questa settimana è uscito gomorra, tratto dal libro di saviano. uno dei modi per raccogliere l'eredità di chi è morto combattendo la mafia, il più provocatorio e diretto, il più agghiacciante e diametralmente opposto alla solita retorica, è cercare di rispondere a questa domanda: ora che sai come funziona la faida tra clan, come ci si divide la piazza dello spaccio, come nascono le discariche abusive di materiali tossici, come si reclutano i bambini e si addestrano a diventare killer, sei ancora sicuro di sapere da che parte staresti se vivessi a scampia o allo zen? sei ancora sicuro del tuo impegno o hai paura? non è semplice come sembra, chi ha la risposta pronta o è ingenuo, o è ipocrita o sceglie la camorra. il più grande merito di questo film, come di tutti gli esempi di lotta alle mafie, è metterci davanti allo specchio. il nostro compito è lavorare sulle nostre reazioni.
capire se siamo noi o no quelli riflessi.

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